RetroArch per Android: guida passo passo all’installazione e all’uso

Ormai da diverse settimane qui su Androiday ci stiamo occupando di emulazione, cercando di descrivere gli emulatori più importanti per riuscire a portare la maggior parte delle console del passato, e quindi i loro giochi, sui nostri dispositivi Android. Un viaggio che ci ha permesso di trovare applicazioni che vanno ad emulare moltissime console del passato, ma abbiamo fino ad oggi lasciato perdere un emulatore in particolare, che è RetroArch.

Gli dedichiamo così un articolo a sé per una serie di motivi. Il primo è che, a differenza di tutti gli altri emulatori, non è in grado di riprodurre una sola console ma di riprodurne tantissime, e questo consente di avere una sola app con qualsiasi videogioco vogliamo; di contro c’è, però, che si tratta di un progetto in continuo sviluppo e come tale i programmatori, che non hanno fini di lucro, non perdono certo tempo a renderlo user friendly, usando quello che hanno a disposizione per cercare di emulare quante più console possibili.

Il risultato è che si tratta di un emulatore piuttosto difficile da utilizzare, a meno che non ci sia una guida dettagliata come quella che vi proponiamo proprio in questa pagina.

Il grado di difficoltà è quindi superiore rispetto a quello degli altri emulatori, ma una volta imparato ad usare si va ad eliminare una grande fetta di altre applicazioni, a volte a pagamento, pensate per l’emulazione su Android. Detto questo, quindi, ecco come iniziare ad impostare RetroArch su Android.

Prima di iniziare: do per scontato che conosciate i termini relativi all’emulazione, di cui comunque abbiamo parlato in questo articolo.

Installare ed utilizzare RetroArch su Android

La prima cosa da fare per utilizzare questo emulatore è, ovviamente, installarlo sul proprio dispositivo. E’ completamente gratuito e si trova sul Play Store, per cui questa è l’operazione più facile che vi troverete a fare per tutta questa guida. Una volta terminata l’installazione, aprite Retroarch.

Niente di semplice, come avevamo preannunciato: ci si trova davanti una schermata con una serie di opzioni che tutto sembrano tranne che un emulatore, almeno per chi ha avuto la possibilità di vedere gli altri, di emulatori.

Retroarch, infatti, possiamo vederlo come un raccoglitore di emulatori, in pratica una scatola che raccoglie dentro di sé tanti piccoli altri emulatori. Gli emulatori vengono chiamati Core, per cui esiste un Core per il GameBoy, un Core per la PlayStation, un Core per l’Atari e così via. Questo significa che chi vuole emulare una di queste console deve per prima cosa scaricare il rispettivo Core. Per avere un’idea di tutte le console che, al momento, si possono emulare, si può dare un’occhiata a questa pagina, che è una Wiki realizzata dagli sviluppatori.

La prima cosa da fare, quindi, è scegliere il Core che ci interessa, ovvero la console che vogliamo emulare.

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  • Apriamo l’app sul dispositivo e, dal menu principale, scegliamo Online Updater, che è la funzione che serve per scaricare (e successivamente aggiornare, quindi di tanto in tanto bisogna tornarci) i singoli Core. Così com’è scaricato, infatti, i Core non sono presenti nell’emulatore e vanno inseriti uno ad uno.
  • Da Online Updater entriamo in Core Updater, nel quale troveremo una serie di console delle quali possiamo scaricare il Core. Qui non c’è molto da fare se non scegliere quella che vi interessa. Se volete un consiglio, però, iniziate da qualcosa di facile (GameBoy, GameBoy Advance) per poi passare solamente dopo alla PlayStation, altrimenti diventate matti (lo so perché ci sono passato, e oltretutto non avevo una guida come questa…).
  • Selezionato il Core, questo verrà scaricato. A volte di Core ce ne sono più di uno, e qui… beh, bisogna andare sulla fiducia che abbiamo negli sviluppatori. Consiglio di scaricarne uno, poi provare se funziona e nel caso non funzionasse riprovare con un’altro; per le differenze potete sempre fare riferimento alla Wiki di prima.
  • Il download sarà più u meno veloce a seconda del Core, e quando avrà finito semplicemente la barra dei download scomparirà.

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Piccola aggiunta: dalla schermata principale entrate nelle impostazioni, Settings, quindi nelle impostazioni di configurazione. Lì selezionate la voce Config for Core, che serve a salvare le impostazioni per ogni singola console, se ne utilizzate più diverse; è importante perché altrimenti vi ritroverete a giocare alla PlayStation con i controller per il GameBoy, che non è una cosa affatto semplice.

Dopo aver scaricato il core manca un’altra cosa fondamentale: il controller (virtuale) per poter giocare. RetroArch supporta anche i controller fisici, e l’impostazione non è difficile: trovata la relativa voce nel menu, l’impostazione si fa come vi abbiamo spiegato nell’articolo dedicato ai controller.

Per i controller virtuali, che comunque servono, invece si fa così:

  • Dal menu principale di RetroArch, si entra nella sezione Settings, quindi nella sezione Input. Si aprirà così un menu che si chiama “Input Overlay”, in cui bisogna cercare la console che andiamo ad emulare. Se avevamo scelto il GBA, cerchiamo la cartella relativa al GBA e sarà scaricato il suo controller, che potremo iniziare ad utilizzare una volta scaricato (toccando la voce ad essa relativa).
  • Questo passaggio va fatto subito dopo aver scaricato un Core (della serie: scarico il Core GBA e poi il controller GBA; scarico il Core PlayStation e poi il controller PlayStation); l’impostazione che abbiamo messo prima serve a non far incasinare i controller tra di loro.
  • Fatto questo, avremo l’emulatore e il controller corretto, quindi ci avviciniamo a poter giocare.

Inserire i giochi

Arriva il momento, quindi, di mettere le Rom: qui non mi perdo più di tanto, ne abbiamo già parlato ampiamente nella sezione dedicata alle console delle varie generazioni. Per ogni console, nel paragrafo ad essa dedicata trovate il formato delle Rom necessario per farla funzionare; ad esempio, per il GameBoy Advance è .gba, per il GameBoy è .gb e così via. Trovate l’estensione per la console che vi interessa e inseritela nella scheda SD del telefono o del tablet, in un percorso a vostra scelta che, però, dovrete ricordare.

  • Inserite le Rom dei giochi dobbiamo quindi tornare nella schermata principale di RetroArch, utilizzando il menu Load Content.
  • Qui le opzioni sono più di una, e personalmente preferisco usare Load Content and Detect Core, cioè lui carica il contenuto e si sceglie l’emulatore secondo lui migliore per farlo girare. Serve per evitare di caricare prima il Core e poi il gioco, ma a volte sbaglia: se tutto va bene, il gioco partirà e potremo iniziare a giocare.
  • La Rom del gioco si trova ovviamente dove la avevate messa prima; visto che RetroArch, come navigazione, fa molto MS-DOS, sappiate che per trovare le cartelle della scheda SD dovete premere, nel menu, la voce “\” fin quando non arrivate al menu principale, quindi entrare nella cartella SdCard per trovare i file dove li avevate messi.
  • Se il gioco non parte, prima bisogna usare (dal menu principale) Load Core per scegliere l’emulatore specifico che vogliamo, poi Load Content scegliendo il gioco giusto; chiaramente bisogna fare attenzione ad abbinare gioco/emulatore correttamente, altrimenti non partirà mai; fatto questo, però, con un po’ di fortuna dovrebbe iniziare ad andare.

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La funzione di salvataggio, se prevista dal gioco, è quella di gioco, per cui si può tranquillamente usare il menu Salva. I salvataggi istantanei, che in altri emulatori ci sono, non sono garantiti.

Una volta iniziato il gioco avremo poi sempre la possibilità di accedere alle varie opzioni per modificare il video e l’audio, oltre che le impostazioni di emulazione; il mio consiglio è di non esagerare con la modifica delle impostazioni, altrimenti potreste cambiare qualcosa relativamente al Core e non troverete più il modo di far partire nessun gioco. E non è carino, dopo che ci eravate riusciti…

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Per il resto, valgono le solite indicazioni relative a tutti gli emulatori: alcuni non funzionano per motivi di potenza del dispositivo (Desmume per il DS, ad esempio, è pesante e non tutti ce la fanno) mentre altri emulatori hanno problemi con il lag, insomma i giochi vanno a scatti. A volte l’emulatore si chiude e il gioco si interrompe, ma è un emulatore sempre in fase di sviluppo, quindi è inutile lamentarsene sulla pagina del Play Store; piuttosto, consultiamo le FAQ e al massimo chiediamo sul forum ufficiale di supporto un aiuto.

Questo, tuttavia, è Retroarch: un emulatore certo non semplice da utilizzare se nessuno ti guida, ma un emulatore che ha tantissime opzioni a disposizione e che, soprattutto, emula console che in altri frangenti sarebbero piuttosto difficili da riprodurre. Se volete provarci, è tutto gratis, a patto di impiegare un po’ del vostro tempo.