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A volte quando ci troviamo di fronte all’esigenza di acquistare un nuovo prodotto tecnologico, ci troviamo quasi spaventati da tutti quei termini tecnici e sigle, che ci risultano incomprensibili.
E’ questo il caso delle cosiddette memorie RAM e ROM. Tutti i Pc, Tablet e Smartphone, non possono fare a meno di queste due tipologia di memoria.
Ma a cosa servono? E qual’è la differenza tra la memoria RAM e la ROM?
Vediamo qui di seguito di capire qualcosa in più su queste due tipologie di memoria, e di farci anche un’idea sulle differenze che dividono queste due componenti fondamentali dei nostri apparati tecnologici.
RAM è l’acronimo di Random Access Memory, che si può tradurre con “memoria ad accesso casuale”. Stiamo dunque parlando di una tecnologia, in cui vengono immagazzinate le informazioni che vengono utilizzate da un determinato programma solo mentre è in esecuzione.
E’ un tipo di memoria molto particolare, perché permette un accesso ai dati anche in ordine casuale e non solo in sequenza, in base alla necessità del programma. Non è quindi legata a rigidi schemi imposti dai limiti meccanici della struttura.
Per capire meglio questo concetto, basterà fare l’esempio di un disco, che è vincolato ad una memoria sequenziale. Per arrivare ad una determinata informazione è necessario arrivare ad essa attraverso un determinato ordine; prima dell’informazione che cerchiamo ne troveremo altre e dopo di essa altre ancora in base ad un ordine prestabilito.
Con la memoria RAM invece si può accedere direttamente alle informazioni, anche in ordine totalmente casuale, e questo consente ai programmi di sfruttare tutte le loro potenzialità.
Infatti, andando ad aggiungere un quantitativo di RAM (di solito si misura in GigaByte) al nostro dispositivo, andremo a potenziare le prestazioni di tutti i nostri apparati tecnologici, visto che maggiore è questo tipo di memoria e più potenti, veloci e reattivi risulteranno computer, smartphone e tablet.
ROM è invece l’acronimo di Read Only Memory, che tradotto letteralmente significa “memoria di sola lettura”. Ci si riferisce dunque ad un tipo di tecnologia che è in grado di conservare in modo indelebile le informazioni anche quando non è in funzione, alimentata da corrente elettrica.
Possiamo fare un efficace esempio prendendo come riferimento le chiavette USB, con la differenza che queste ultime sono modificabili. La memoria ROM invece non è modificabile.
Ecco allora perché si chiama Read Only Memory: essa può essere solamente letta, ma non può né essere modificata né scritta né cancellata. E’ una sorta di libro stampato che può essere consultato, ma a cui non è possibile aggiungere, modificare o cancellare nulla.
Infatti le memorie ROM sono utilizzate per immagazzinare i firmware, ovvero quei software integrati all’interno di un componente elettronico programmato. Parliamo dunque di programmi di base che non possono essere modificati o cancellati.
Un esempio tipico di firmware, è il BIOS che è una memoria ROM inserita nella scheda madre. Ma in ogni componente di un computer c’è il relativo firmware: nei dischi fissi, nei lettori o masterizzatori, nelle schede di espansione…
I Firmware spesso sono anche i software di funzionamento dei sistemi embedded, una sorta di sistema operativo, tra i quali possiamo includere anche gli smartphone Android.
Entrambe le memorie, RAM e ROM, come abbiamo visto sono componenti fondamentali di qualunque apparato tecnologico. Ma le loro funzioni sono completamente diverse.
La memoria RAM è infatti una memoria volatile, che opera soltanto mentre il dispositivo è in funzione, potremmo definirla come una sorta di banco di lavoro del computer.
Essa si mette a disposizione del processore centrale (la CPU), per consentirgli le più svariate elaborazioni, ovvero tutti quei processi che consentono ai programmi di funzionare.
Ogni volta che andremo a spegnere il dispositivo, la memoria RAM verrà svuotata. Tutte le informazioni che fino a quel momento permettevano ai programmi di funzionare verranno cancellate.
La ROM invece è un tipo di memoria molto diversa dalla RAM: essa è infatti una memoria non volatile. Quando si andrà a spegnere il PC, ad esempio, tutte le informazioni contenute nella ROM rimarranno lì, pronte per il prossimo avvio.
La memoria ROM infatti non può essere cancellata, modificata e scritta: può essere soltanto letta. Le operazioni fondamentali per far funzionare i dispositivi sono scritte su questo tipo di memoria.
Facciamo dunque qui di seguito un breve riepilogo delle 2 differenze principali che distinguono la RAM dalla ROM, onde evitare di confondere ancora le due tipologie di dispositivo:
· La RAM è una memoria volatile, trattiene dunque le informazioni mentre il dispositivo è alimentato, ma nel momento in cui viene spento la memoria si svuota completamente.
· La ROM invece è una memoria indelebile e non modificabile, le informazioni in essa salvate non possono essere editate o cancellate, e anche quando spegniamo il dispositivo le informazioni rimangono salvate.
Memoria RAM e ROM sono alla base di quasi tutti i dispositivi tecnologici. Le funzioni che vengono svolte dalle due memorie sono pressappoco le stesse su computer, telefoni o altri dispositivi.
Bisogna però fare un distinguo importante nel caso degli smartphone e dei tablet, perché vi è una pessima abitudine che genera confusione.
Ci riferiamo al fatto che spesso, per questo genere di apparecchi, viene indicata come memoria ROM tutta la memoria interna del dispositivo senza alcuna distinzione.
Sarebbe invece più corretto distinguere la memoria ROM dedicata al sistema operativo con l’aggiunta delle applicazioni preinstallate, e spazio effettivo a disposizione dell’utente per raccogliere foto, video, e file esterni.