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Chip NFC: cos’è e a cosa serve

Se ne sente un gran parlare e su tutti i migliori smartphone hanno installato questa tecnologia definita rivoluzionaria, ma cos’è realmente questo  chip NFC? Come può aiutarci concretamente nella vita reale? Cerchiamo di scoprirlo insieme.

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La tecnologia NFC – acronimo di Near Field Communication – è una tecnologia di connettività che permette una comunicazione bidirezionale tra due apparecchi o dispositivi che vengano accostati ad una distanza di 4 cm.

Grazie a tale tecnologia (che opera alla frequenza di 13,56 MHz) in pratica si viene a creare una rete peer-to-peer tra i due dispositivi, tramite cui entrambi gli apparecchi possono inviare e ricevere informazioni.

Per far funzionare l’NFC si può utilizzare direttamente il chip integrato negli apparecchi che ne sono dotati, oppure tramite una speciale scheda esterna, tipo memoria espandibile per i cellulari.

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A cosa serve l’NFC?

Già nel 2010 il cellulare Samsung Nexus S è stato il primo telefonino con Sistema Operativo Android dotato di chip NFC. All’inizio del 2012 Visa certifica sia gli smartphone BlackBerry che Android per i pagamenti “Visa payWave” tramite questa tecnologia, che poi viene presa in considerazione anche da MaterCard e successivamente sperimentata anche negli aeroporti, come pass di sicurezza e come modo per pagare il parcheggio, ricevere informazioni sul volo.

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Tramite NFC in aereo lo smartphpne può informare i passeggeri di ritardi e cambiamenti in tempo reale.

Ci sono varie possibili applicazioni della teconologia NFC:

  • Download e pagamento su dispositivi portatili NFC di giochi, file audio digitali, video e software;
  • Download da un PC su di un dispositivo portatile, della prenotazione o acquisto di una permanenza in albergo, ingressi al cinema, teatri, stadi, viaggio in treno o aereo, e accesso al servizio comperato mediante il dispositivo stesso avvicinandolo o toccando il chiosco elettronico in albergo, al gate di ingresso o di partenza;
  • Download da un chiosco elettronico mediante scansione o contatto di informazioni addizionali, acquisto di una permanenza in albergo, ingressi a cinema, teatri, stadi, titolo di viaggio con mezzi urbani e accesso al servizio mediante il dispositivo stesso anche sui mezzi di trasporto urbano;
  • Trasferimento e visualizzazione di fotografie da una macchina fotografica o telefono cellulare NFC ad una televisione, computer per la visione o la stampa;
  • Trasferimento facilitato di file;
  • Possibilità di caricare la batteria;
  • Uso della tecnologia NFC per i sistemi di bigliettazione elettronica dei trasporti pubblici.
  • Creazione di carte contacless via comunicazione NFC/RFID dove è richiesto solo avvicinare la carta al POS (Point of sale)
  • Utilizzo di sistemi di pagamenti NFC mobili tra i quali Apple Pay, Samsung Pay, Google Pay e Vodafone Pay

Già nel 2011 a Milano si è sperimentata la convalida dei titoli di viaggio tramite funzionalità NFC, con ottimi risultati. Nel Mese di Dicembre 2011 Intesa San Paolo annuncia un nuovo metodo di pagamento che si appoggia al sistema Near Field Communication.

Attualmente questa nuova tecnologia è sempre più diffusa negli smartphone e nei tablet di ultima generazione, anche perché questa connettività è comune a tutti i sistemi operativi, quindi possiamo trovarla sui cellulari che usano Android, così come negli Iphone.

Al momento sono molti i produttori che adottano questa tecnologia, anche su smartphone di fascia bassa, per via dei costi di produzione sempre più ridotti. A questa pagina è possibile conoscere l’elenco di tutti i telefoni cellulari attualmente in commercio che supportano l’NFC.

Per maggiori approfondimenti potete consultare in questa pagina di Wikipedia la storia dettagliata dell’evoluzione della tecnologia NFC.