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Il Google Play Store è una delle applicazioni di base del sistema operativo Android. E’ essenziale perché è il luogo da cui si scaricano tutte le applicazioni, i giochi e i libri, e infatti solitamente è già pre-installato nel sistema operativo.E’ vero che esistono tanti altri market alternativi di cui abbiamo già parlato, ma questo è quello ufficiale e difficilmente si puo’ fare a meno.
Ci sono però alcune situazioni in cui l’app può “scomparire” dal telefono: un hard reset, problemi con la procedura di rooting, oppure un bug che determina la scomparsa dell’app.
Inoltre, a volte leggiamo che il Play Store è stato aggiornato ma sul nostro telefono tale aggiornamento non compare: in tutti questi casi è utile una guida su come scaricare gratuitamente il Play Store di Google, anche se può essere un po’ macchinoso, perché richiede l’utilizzo sia dello smartphone che, in certi casi, anche del computer.
La prima cosa da fare è assicurarci che effettivamente il market di Google manchi dal nostro telefono: dobbiamo quindi cercare l’icona (nel caso l’avessimo spostata senza accorgercene, o l’ha spostata qualcun altro) e verificare che l’app si apra; se Play Store è presente ma non parte, va installato nuovamente comunque.
Come prima cosa, quindi, dobbiamo agire così:
Scorrendo in basso dovremmo trovare anche il Google Play Store (sono in ordine alfabetico), ed entrando nella sua scheda sarà possibile eliminare sia i dati che la cache. Per fare cio’ dovrete fare cosi’:
Fatto questo (o saltando il passaggio nel caso questa applicazione non sia affatto presente nel menu) possiamo procedere con la nuova installazione di Play Store. Cancellare la cache è essenziale per evitare che si ripresenti l’errore che ha causato la sua scomparsa/blocco.
Fatto questo, arriva il momento di scaricare il market di Google sul nostro dispositivo. Si può fare direttamente da smartphone, senza passare dal computer, preferibilmente utilizzando Google Chrome che supporta i download. Il Play Store, nella versione scelta, verrà scaricato come file APK, e salvato nella sezione Download dello smartphone.
Assicuriamoci anche che la versione che vogliamo scaricare sia compatibile con il sistema operativo che abbiamo: è impensabile, per esempio, che una versione per Android 7 Nougat sia compatibile con Android Gingerbread.
Cercate la versione corretta solamente su siti web attendibili, come quello che vi indichiamo noi, che ospita solo le APK delle app gratuite; Play Store non esiste in forma ufficiale scaricabile da Google, per cui bisogna sempre affidarsi a fonti esterne. Per essere sicuri che la versione scaricata non sia stata manomessa (e quindi, ad esempio, non contenga virus) è possibile installare, prima di Google Play, un antivirus per Android che permetta di fare una scansione al momento dell’installazione, così da bloccare l’app nel caso in cui si scoprisse che c’è qualcosa che non va.
A questo punto bisogna assicurarci che il nostro telefono accetti l’installazione di app da fonti sconosciute, che non sono store ufficiali; per farlo si deve agire cosi’:
Se la voce non si trova (perché in alcune versioni di Android è in altri menu) va cercata nella sezione App sempre nelle Impostazioni, oppure nella sezione Privacy.
Per effettuare il download dell’apk del Play Store dovrete:
Adesso il file di origine del Play Store si trasferirà sul vostro cellulare, potrete continuare ad installarlo.
A questo punto è necessario installare l’APK appena ottenuto sul telefono, cosa che si può fare immediatamente dopo aver scaricato l’apk, oppure utilizzando applicazioni specifiche. Vediamo entrambe le situazioni.
Quando il download è terminato dovete:
Se non riuscite a completare l’installazione col metodo precedente, e nel vostro smartphone non è presente di default una applicazione per la gestione dei file, potete scaricare uno dei migliori e più utilizzati si chiama ES Gestore File, disponibile gratuitamente.
Se invece lo abbiamo sul dispositivo sarà possibile aprire il file APK che si trova nella cartella Download, e quando ci viene chiesto con quale app aprirlo scegliamo, appunto, ES Gestore File.
Inizierà l’installazione di Play Store, simile a quella di qualsiasi altra app, e passati pochi minuti sarà finalmente possibile utilizzarlo nuovamente sul nostro telefono.
MA…
Come avrete notato nei passaggi precedenti, c’è un problema di fondo. Molti utenti non tengono un file manager sempre installato sul proprio Android, e questo significa che se il Play Store è sparito non c’è la possibilità di scaricare né ES Gestore File, né altri file manager, né altri store da cui poter scaricare dei file manager. Se anche ci procurassimo l’APK, comunque, sarebbe impossibile installarli. Come risolvere questo problema?
C’è bisogno necessariamente di un computer, perché con alcuni programmi specifici è possibile installare i file APK direttamente da lì. Per farlo c’è bisogno di un piccolo programma, assolutamente non ufficiale ma sviluppato da appassionati, che si chiama Android Injector, e serve appunto per installare i file direttamente dal computer. Da notare che in questo modo si può installare sì ES File Manager, per l’installazione di Play Store come abbiamo detto prima, ma si può installare direttamente l’APK di Play Store.
I passaggi sono i seguenti:
Passati pochi secondi per il completamento dell’installazione, se abbiamo messo Play Store direttamente troveremo di nuovo l’icona del negozio Google perfettamente funzionante.
Nel caso in cui, invece, avessimo installato ES Gestore File, troveremo l’app installata sul telefono. A questo punto è sufficiente tornare su Download e utilizzare l’APK di Play Store che avevamo scaricato all’inizio della guida, e si aprirà la finestra che permette di scegliere l’app con cui aprirlo: scegliamo Gestore File e terminiamo l’installazione.
Tornando nella schermata delle applicazioni di Android troveremo, finalmente, il Play Store perfettamente funzionante e, nel caso, anche aggiornato, immediatamente utilizzabile senza riavvio.
Una volta installato il file APK sarebbe meglio fare un ultimo passaggio, per togliere l’impostazione attiva per le Sorgenti Sconosciute, per utilizzare il nostro Android in tutta sicurezza: fatto questo la guida termina.
Naturalmente è opportuno, se possibile, cercare di capire qual è il file che ha causato il problema che ha portato alla cancellazione del Play Store. Consideriamo che quel problema potrebbe presentarsi nuovamente, in futuro, e con esso sarebbe necessario ripetere tutta la guida; la cosa importante, per il futuro, è lasciare sempre un file manager installato sul dispositivo, così da essere sicuri che la procedura per un’eventuale nuova installazione sia semplice e veloce.
Da notare infine che, per motivi di marketing, questa procedura non funziona sui dispositivi Amazon, dove il Play Store non può essere installato per volere di Amazon stessa, che preferisce far scaricare le applicazioni solamente dal suo store. Esiste a dire il vero una procedura che consente di installarlo, ma non è questa che, invece, potrebbe addirittura bloccare il tablet Amazon, per cui non provateci per non incorrere in problemi che potrebbero essere troppo difficili da risolvere.