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Il mondo della musica è drasticamente cambiato nel corso degli ultimi anni, molto più di quanto è successo nel secolo scorso.
Chi ha più di 20 anni ricorda benissimo qual era l’unico modo di acquistare musica, in passato: si doveva necessariamente acquistare un supporto fisico, che è cambiato negli anni (dai dischi in vinile ai CD, passando per le cassette) per arrivare infine alla vendita online, con la quale si potevano acquistare dischi da riprodurre su supporti elettronici come cellulari o altri dispositivi di riproduzione.
Negli ultimi anni però, la musica in streaming sta facendo passi da gigante, grazie ai diversi servizi che vengono messi a disposizione per ascoltare la musica online (anche gratis).
In questo articolo vogliamo fare un confronto tra due colossi musicali:
– Spotify: molto conosciuto soprattutto per esser stato il primo servizio a proporre musica in streaming
– Amazon Music Unlimited: che sta prendendo sempre più piede per la sua integrazione con altri servizi del colosso delle vendite online.
La musica in streaming, cioè la musica che si può ascoltare grazie ad internet pagando una piccola quota mensile, è migliore da tutti i punti di vista rispetto alla musica tradizionale, per due motivi principali: quello economico, in quanto il prezzo richiesto (solitamente 10 euro al mese per l’accesso a tutta la libreria) costa meno dell’acquisto di un disco al mese (su supporto fisico, CD, ma anche con l’acquisto online); il secondo motivo è la possibilità di avere tutta la libreria a disposizione, quindi non solo 15-20 brani ma qualunque brano ci venga in mente, in ogni momento. Considerando che il download classico della musica ha un costo medio di un euro a brano possiamo capire perché lo streaming è così conveniente.
La musica si scarica dalla rete, ma è possibile anche ascoltarla offline sul proprio dispositivo, senza limitazioni di alcun tipo, esattamente come succede con altri tipi di supporto.
I diversi servizi di musica in streaming, ad oggi, condividono la maggior parte dei brani grazie agli accordi con le case discografiche di tutto il mondo; per ogni servizio ci sono poi delle esclusive, di solito temporali (cioè, che rimangono esclusiva di un servizio solo per un periodo di tempo limitato) che cercano di orientare gli utenti verso l’uno o l’altro servizio tra quelli a disposizione.
Inoltre anche il problema del consumo dei dati è stato praticamente risolto. Infatti 1 ora di streaming audio a 96 Kbps consuma circa 42 MB di traffico (0,70 MB al minuto moltiplicato 60). Mentre l’ascolto a qualità alta 320 Kbps consuma circa 115 MB. C’è d considerare che se non si hanno particolare esigenze, già la qualità bassa è più che sufficiente (almeno con Amazon) quindi anche se avete un piano telefonico che include 2 GB al mese di traffico internet, avete a disposizione circa 40 ore di musica.
In questo articolo ci concentriamo su Spotify e Amazon Music Unlimited, di cui elenchiamo le caratteristiche più importanti.
Amazon Music Unlimited è un servizio messo a disposizione da Amazon, celebre azienda di commercio online.
Mette a disposizione un catalogo di ben 50 milioni di brani (20 milioni in più rispetto a Spotify), che possono essere ascoltati su diversi dispositivi, tra cui smartphone, tablet, PC e gli speaker Echo, anche offline, senza alcuna limitazione.
Il costo di Amazon Music Unlimited è molto basso (clicca qui per vedere l’offerta attuale), ed è previsto anche il piano famiglia, che permette di condividere con altre 4 persone il proprio account Amazon (in pratica, ogni componente della famiglia paga 3 euro al mese). Il primo mese di abbonamento è sempre gratuito.
Le funzioni di Amazon Music Unlimited permettono di ascoltare musica senza pubblicità, consentono di scaricare i brani per l’ascolto offline e di creare delle Playlist secondo i propri gusti; verranno inoltre create delle playlist personalizzate in base ai gusti degli ascoltatori.
A parte le funzioni principali, però, Amazon Music permette di avere degli sconti per personalizzare maggiormente il servizio:
Spotify è il servizio più conosciuto per l’ascolto della musica in streaming, soprattutto perché è stato il primo servizio a proporre questo tipo di ascolto.
Il costo di base è più o meno lo stesso di Amazon Music Unlimited, di circa 10 euro al mese, che permette anche in questo caso di ascoltare qualunque brano, anche offline, senza avere interruzioni pubblicitarie. E’ possibile anche in questo caso creare delle Playlist personalizzate oppure sfruttare quelle che gli altri utenti hanno creato, così da non dover cercare i brani singolarmente. Spotify crea inoltre, come Amazon, delle playlist personalizzate secondo i nostri gusti.
La libreria di Spotify, per quanto immensa, è più limitata rispetto a quella proposta da Amazon, perché permette di avere accesso a 30 milioni di brani, contro i 50 del concorrente.
Il costo dell’abbonamento di Spotify non prevede sconti, quindi l’abbonamento annuale costa sempre 10 euro al mese (senza un periodo di prova gratuita), che salgono a 15 per il piano familiare che può essere utilizzato da 5 utenti diversi, che suddividono la spesa. Anche in questo caso, però, è possibile usufruire di alcune agevolazioni:
Non è semplice scegliere il migliore tra questi due servizi, soprattutto perché condividono il costo principale e la maggior parte dei servizi. Tuttavia, analizzandoli punto per punto possiamo notare che:
Se dobbiamo fare una scelta, la possibilità di personalizzazione è offerta soprattutto da Amazon, che ci da la possibilità di ascoltare musica a prezzo scontato rispetto a Spotify, se si è abbonati Prime, e che mette a disposizione una libreria musicale più grande.
Il vantaggio nella scelta di Spotify lo troviamo invece soprattutto per gli studenti, che possono accedere ad un piano esclusivo per loro che Amazon, invece, non mette a disposizione.