Test: Clean Master funziona davvero?

Tra i tanti programmi disponibili su Android, ci sono una serie di app che, sulla scia dei corrispettivi per computer, permettono di ottimizzare le prestazioni del telefono, rendendolo più veloce.

Sono le app per ottimizzare Android, e promettono di ottenere, dopo averle utilizzate, prestazioni migliori: ma sarà vero? Noi avviamo voluto eseguire alcuni test su uno smartphone Android, cercando di capire quanto queste applicazioni funzionino; la risposta che abbiamo trovato è che, in linea di massima, il telefono non diventa più veloce, anche se si possono avere comunque dei benefici. Vediamo quali.

Le app utilizzate

Le applicazioni utilizzate per eseguire il test sono tre app disponibili su Google Play, una che ottimizza lo smartphone, le altre due che abbiamo usato per capire quanto funzionasse. Sono le seguenti:

  • Clean Master: è un’app che promette di ottimizzare sensibilmente Android perché libera la RAM, rileva ed elimina virus, protegge lo smartphone, e promette di aumentare la velocità del dispositivo Android fino all’80%.
  • AnTuTu: è un’app che esegue Benchmark, ovvero test di prestazioni per dispositivi Android. Compara tra loro diversi parametri che va ad analizzare tra cui la capacità del processore, la velocità di calcolo, i processi di input/output, la quantità di RAM libera;
  • Geekbench: altra applicazione simile alla precedente, che valuta le prestazioni e fornisce un punteggio in base ad esse; i test sono leggermente diversi da quelli di AnTuTu, per cui offrono un termine di paragone.

Come abbiamo eseguito il test

Per la sezione “Materiali e Metodi”, nell’esecuzione del test sul nostro smartphone Android abbiamo utilizzato la seguente scaletta per eseguire il test:

  • Lo smartphone utilizzato è un LG G5, con Android versione 7.0; le app Antutu e Geekbench erano già installate prima dell’inizio dei test;
  • Prima di eseguire tutti i test lo smartphone è stato riavviato;
  • Sono state chiuse tutte le app aperte;
  • Sono state aperte prima Antutu e poi Geekbench (in modo non contemporaneo) per eseguire i test senza ottimizzazione;
  • E’ stato installato Clean Master;
  • Lo smartphone è stato nuovamente riavviato;
  • E’ stato utilizzato Clean Master;
  • Sono stati ripetuti i test con Antutu Geekbench, anche in questo caso non in contemporanea apertura delle due app.

Risultati del test

I risultati del nostro test sono stati divisi in due sezioni, quella dei punteggi rilevati prima dell’utilizzo di Clean Master e quelli rilevati dopo il suo uso.

Di seguito i risultati dei test effettuati prima di usare Clean Master:

Ecco invece, i risultati dopo l’ottimizzazione con Clean Master:

Ci saremmo aspettati i risultati esattamente opposti rispetto a quelli che si sono presentati, dopo l’utilizzo di Clean Master.

Con GeekBench, il punteggio di velocità è diminuito da un totale di 1687 ad un totale di 1673.

Con AnTuTu abbiamo avuto una diminuzione da 140810 127933, quindi ancora più marcata rispetto a quella misurata dall’altra applicazione.

Considerazioni e risultati

Il punteggio non fornisce dei risultati specifici, ma è un conteggio generale fatto valutando tutte insieme le prestazioni dello smartphone. In linea di massima indica le prestazioni del dispositivo, e se il valore totale è diminuito significa che le prestazioni, anche se leggermente (perché il calo è leggero) sono calate.

Questo non significa che Clean Master abbia peggiorato la situazione dello smartphone, ma sicuramente che non ha contribuito a velocizzare lo smartphone, ovvero a fare la cosa che, dalla descrizione, dovrebbe svolgere.

Tuttavia, entrambe le app riportano, nella parte successiva al punteggio totale, alcune specifiche dei risultati dei singoli test effettuati.

Siamo andati a controllarli, e nel complesso i parametri erano pressoché gli stessi sia prima che dopo il test eseguito, tranne uno: la RAM. Questa, infatti, era molto diminuita, di ben 400 MB rispetto ai test eseguiti prima dell’utilizzo di Clean Master.

L’applicazione, quindi, ha fatto del lavoro, essenzialmente andando a chiudere dei processi (non sappiamo quali perché non vengono indicati) che stavano usando parte della memoria, e che non si sono riaperti (si sono però aperti in automatico dopo un ulteriore riavvio del telefono, segno che per ottenere questo effetto c’è necessità di usare Clean Master dopo ogni riavvio). Da questo punto di vista quindi l’applicazione è stata utile.

Possiamo quindi concludere, dal risultato dei test effettuati, che con Clean Master si possono ottenere dei benefici alla RAM. Questo si concretizza, in particolare, nell’apertura di più app contemporanee, per cui quelle aperte prima non avranno necessità di ricaricarsi quando usate in multitasking. Inoltre per alcune app (come i giochi) ci saranno meno episodi di lag.

Tuttavia, per quanto riguarda le prestazioni dello smartphone non ci sono grandi differenze, per cui il telefono non è più veloce.

Certo, questo potrebbe dipendere dall’aver eseguito il tutto senza app aperte, perché magari avrebbero potuto concretizzarsi dei benefici se avessimo prima aperto altre app, poi usato Clean Master senza chiuderlo; tuttavia, dopo aver chiuso tutte le applicazioni e i processi attivi, se il cellulare è lento si può concludere che l’ottimizzazione non migliora le prestazioni, e se lo fa lo fa in modo molto limitato, tanto da non rendere necessaria nemmeno l’installazione, se lo scopo è quello di velocizzare lo smartphone.