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Molti utenti si chiedono a proposito del Galaxy S9 come funzionerà la fotocamera ad apertura variabile che è stata già annunciata per una collocazione nella parte posteriore dello smartphone. A questo proposito in rete si possono trovare diverse notizie, che confermano i molti punti in comune tra la gamma S9 e la serie S8 della stessa casa produttrice.
Sotto la scocca la disposizione degli elementi si mantiene quasi uguale. I tecnici hanno utilizzato alcuni componenti del vecchio modello, riproponendoli in maniera identica sul Galaxy S9, in aggiunta alla struttura interna a metallo che garantisce una certa compattezza.
La fotocamera posteriore ad apertura variabile del Galaxy S9 sfrutta il meccanismo di stabilizzazione ottica dell’immagine. Il tutto avviene per mezzo di piccoli movimenti del comparto ottico. Il processo viene messo in atto con l’uso di piccoli magneti posizionati ai lati della parte in cui è collocata la fotocamera.
Sono proprio questi elementi a regolare i piccoli movimenti con estrema precisione, evitando il presentarsi di eventuali vibrazioni. Sulla parte sinistra è situato un piccolo slider, che aziona elettronicamente il meccanismo di apertura variabile.
Gli utenti possono anche decidere la quantità di luce da immettere sul sensore. L’apertura può passare da f/1.5 a f/2.4 in base alle necessità dettate dalla situazione.
Già tutti questi meccanismi sono utilizzati nelle fotocamere professionali, ma Samsung è riuscita a trasportarli su uno smartphone attraverso processi che hanno comportato il rendere i meccanismi in miniatura.
Uno sforzo sicuramente eccezionale, che sottolinea l’impegno dell’azienda per non deludere gli utenti che scelgono i suoi dispositivi tecnologici.