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Abbiamo parlato ormai qualche mese fa di Android 6 Marshmallow e di tutte le funzioni che Google ha inserito nella release del nuovo sistema operativo. Una release molto interessante, da vari punti di vista, se non per il problema “classico” di Android: quando esce una nuova versione, Nexus a parte gli utenti devono aspettare che il produttore integri le novità con le modifiche effettuate su quel preciso smartphone.
Finalmente, qualche giorno fa Android 6 è stato reso disponibile per uno smartphone Huawei, l’Huawei Honor 7.
Un telefono di fascia media, se parliamo di fascia di prezzo, uscito a Settembre dello scorso anno, ma dalle caratteristiche tecniche che hanno ben poco da invidiare anche a smartphone ben più costosi: insomma, un telefono che vale veramente la pena di avere.
Poche battute giusto per chi non conoscesse il prodotto riguardo alle sue caratteristiche tecniche, per poi andare a parlare delle nuove funzionalità che gli utenti troveranno sul loro Honor. Se avete questo telefono, perdonateci: potete tranquillamente leggere subito il paragrafo successivo.
Honor 7 è uno smartphone dotato di un processore quad-core da 2,2 Ghz, per cui non tantissimo ma nemmeno poco, supportati da ben 3 GB di RAM.
La memoria interna non è altissima, perché sono solamente 16 GB, ma sono espandibili tramite scheda Micro SD; e a proposito di schede, ricordo che il telefono è un dual-SIM, per cui può supportare due numeri di telefono diversi, anche se la navigazione veloce (3G/4G) è possibile solo con la prima.
Come fotocamera, Huawei ha messo nel suo Honor un ottimo sensore da 20 Mpixel, con 8 Mpixel di fotocamera frontale comprensiva di un flash, che rende il cellulare particolarmente adatto per i selfie; nell’app della fotocamera, inoltre, sono presenti numerosi filtri utilizzabili senza l’installazione di alcuna app esterna.
La batteria è da 3100 mAh, e questo garantisce una buona durata della stessa, che difficilmente non riesce ad arrivare a sera; il prezzo di listino, infine, è di 349 euro (si trova anche a qualcosa di meno, adesso), per uno smartphone davvero ottimo per rapporto qualità/prezzo.
Se potete vedere, nell’altro articolo citato all’inizio, le novità di Android 6 che chiaramente sono state mantenute su Honor, ciò che interessa maggiormente agli utenti sono le implementazioni che Huawei ha inserito nella sua EMUI 4.0: come saprete, infatti, ogni produttore “personalizza” la versione di Android base secondo le sue necessità, in una modifica a cui Huawei, per la sua personalizzazione, ha messo il nome di EMUI; fino ad adesso, sui dispositivi era presente EMUI 3.1; con l’aggiornamento ad Android 6, EMUI si aggiornerà in automatico alla nuova versione.
La principale innovazione di questa nuova versione possiamo vederla subito, ed è la grande fluidità dello smartphone. Non ci sono scatti, non ci sono rallentamenti se non nell’animazione di accensione: sembra di avere in mano un cellulare nuovo tanto Honor 7 aggiornato funziona bene.
Il motivo (perché c’è un rovescio della medaglia) è che mentre il vecchio EMUI utilizzava solo 1 GB di RAM permil sistema operativo, questo ne usa 1,5, lasciando così un quantitativo più basso alle app; migliora, insomma, l’utilizzo “normale” ma peggiora quello delle applicazioni, specialmente di quelle più pesanti.
Ci sono poi piccoli miglioramenti grafici, come quello del Multitasking che diventa simile a quello Apple (schede laterali che si chiudono lanciando la singola app verso l’alto); si riorganizza leggermente la barra di stato, che adesso cambia colore a seconda dell’app, e scompare qualche toggle (come quello per attivare o disattivare il 4G, innovazione fastidiosa per alcuni utenti).
Parlavamo prima di fotocamera: se l’hardware non si può toccare, a livello software sono stati inseriti tantissimi nuovi filtri, per un’utilità ancora migliore dell’applicazione.
Inoltre si possono trovare alcune nuove impostazioni, come la possibilità di spegnere il telefono a una certa ora ed accenderlo automaticamente ad un’altra: questo, oltre a far risparmiare energia durante la notte, è particolarmente utile per tutti gli utenti che spengono il telefono e la mattina dimenticano di accenderlo.
Come avete notato, ho parlato solo delle innovazioni introdotte da Huawei con EMUI 4.0 e non di tutto ciò che ha introdotto Google, con Android 4.0: quelle funzioni, chiaramente, sono state integrate in EMUI e sono tutte presenti, offrendo così all’utente tantissime innovazioni, grazie alla combinazione delle due aziende, da scoprire giorno dopo giorno nell’utilizzo.
In ogni caso, nonostante si tratti di uno dei primi smartphone ad avere questo aggiornamento, possiamo dire di essere molto soddisfatti dello stesso, motivo per cui, a parte qualche minima pecca (più che altro la storia della RAM, le altre sono cose minime) consigliamo a tutti di effettuare l’aggiornamento del dispositivo appena possibile.
L’aggiornamento è già disponibile via OTA, ed ha un peso di 1,6 GB.