Virgilio Mail: la recensione completa dell’app per Android!

Chi ha la necessità di gestire la propria casella di Virgilio Mail con un terminale Android, si trova davanti ad una scelta molto importante: da un lato configurare l’ applicazione di default per le Email (qui trovi la nostra guida spiegata passo passo per farlo); dall’altro invece, scegliere di utilizzare l’app Virgilio Mail, che potete scoprire come scaricarla nell’articolo dedicato.

L’app Mail la conosciamo bene tutti, è essenziale e non permette di avere tutte le funzioni specifiche; se avete intenzione di scegliere l’app Virgilio, però, prima di scaricarla potete leggere la nostra recensione completa qui di seguito.

App Virgilio Mail: perché scaricarla?

La ragione principale per cui preferire l’app Virgilio Mail all’integrazione in altre applicazioni è la comodità di utilizzo: la configurazione è semplicissima, perché basta inserire nome utente e password, e le mail si ricevono comodamente dall’app, anche in push (cioè quando arrivano nuove mail lo sappiamo subito, non dopo 15-30 minuti come accade con l’app Mail). Questo è possibile perchè (ovviamente) tutte le impostazioni più tecniche sono già inserite dai programmatori dell’applicazione.

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L’interfaccia è davvero molto semplice, perché non appena si apre l’app abbiamo subito davanti i nostri messaggi e possiamo sia rispondere a quelli in arrivo, che scriverne uno nuovo, utilizzando il pulsante rapido.

Anche le categorie aggiuntive (bozze, posta inviata, cestino, spam) sono facilmente raggiungibili con un tocco sulla destra, e sono poche, quindi si tratta di un’app adatta anche a chi non è abituato ad usare soluzioni nuove sul proprio smartphone.

Una comodità è la possibilità di poter creare delle cartelle di mail in base all’indirizzo del mittente: così si possono separare, per esempio, i messaggi riguardanti il lavoro e quelli personali.

L’app è quindi semplice da usare, e adatta a chi non vuole perdere troppo tempo ad imparare, per la lettura dei propri messaggi; meno adatta, invece, a chi cerca funzioni avanzate.

La suddivisione automatica delle mail tra importanti e non, ad esempio, non esiste, e non si possono nemmeno salvare delle mail “preferite” da ritrovare in fretta; manca inoltre il supporto alle annotazioni e ai calendari, presente invece nella maggior parte delle app di posta elettronica. Non sono funzioni essenziali, ma per qualcuno questa mancanza potrebbe essere importante.

Se siete interessati a scoprire come funziona l’app Virgilio Mail, potete consultare la guida completa alle funzioni che vi abbiamo proposto; di seguito, invece, analizzeremo l’app da un punto di vista più tecnico, utile soprattutto a chi non ha uno smartphone troppo performante.

I consumi: RAM e spazio utilizzato

consumi di questa applicazione sono molto bassi, considerando sia la memoria RAM che occupa, quindi le risorse necessarie per funzionare insieme ad altre app, sia lo spazio occupato sul dispositivo.

Per quanto riguarda lo spazio, l’applicazione è in sé leggerissima: secondo le indicazioni di Android occupa solamente 2,46 MB, più o meno l’equivalente di una foto scattata con la fotocamera dello smartphone. Ovviamente questo è lo spazio occupato dall’app “Nuda”, perché i messaggi in arrivo e soprattutto gli allegati, se vengono scaricati online, occupano spazio a loro volta.

Per evitare il consumo eccessivo di spazio bisogna quindi cancellare le mail una volta aperta, ma questo è un problema che si incontra anche con qualunque altro client di posta elettronica.

Passando alla RAM, abbiamo valutato con RAM Booster (scaricabile qui) il consumo dell’applicazione: tenendo aperta solo RAM Booster e Virgilio Mail, la memoria utilizzata era di 420,6 MB, mentre quando chiudiamo Virgilio Mail la memoria utilizzata si risuce a 410,8 MB: l’app consuma quindi circa 10 MB (per la precisione 9,8 MB) di RAM.

Considerando che la maggior parte dei dispositivi Android ha almeno 2000 MB di RAM (l’equivalente di 2 GB), per arrivare fino ai top di gamma che ne hanno più di 4000, Virgilio Mail ha un impatto quasi nullo (solo lo 0,5% del totale, su 2 GB che è la quantità del nostro dispositivo-test) sulla memoria RAM di uno smartphone Android.