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Indice dei contenuti
Attenzione: questa guida va bene con Android 5 Lollipop, se cerchi un sistema per spostare le app con Android 6 Marshmallow ti suggerisco di leggere questa guida.
Salvo rari casi, i dispositivi Android funzionano in modo diverso da molti dei dispositivi elettronici come i computer o i dispositivi Apple, o ancora alcuni smartphone Windows, un metodo che da una parte è più comodo, dall’altra più macchinoso, in termini di gestione della memoria: si tratta della presenza della scheda SD.
In pratica, ogni dispositivo Android ha una memoria interna inclusa nel telefono (generalmente 8 o 16 GB, di cui parte occupate da sistema operativo Android) mentre un’altra parte è la scheda SD, piccola scheda da acquistare a parte che consente di avere ulteriore memoria per immagazzinare i nostri dati. Scheda comoda perché permette di espandere la memoria del telefono (con un iPhone questo non si può fare), meno comoda perché la SD non viene considerata parte della memoria del telefono ma una zona distinta, su cui si possono immagazzinare solo alcune cose, non tutte.
Il problema di questo sistema è che nel momento in cui la memoria del telefono è piena sarebbe utile spostare alcuni dati da essa alla scheda SD, così sarebbe bene lasciare alcune applicazioni, quelle che usiamo più spesso, sulla memoria del telefono (per non stressare continuamente la memoria esterna), ed altre sulla SD tanto le utilizziamo meno.
Il problema è che Android non ci permette, o almeno ce lo permette solo in parte, di decidere quali dati mettere sulla SD e quali lasciare sulla memoria del telefono. In questa guida andremo quindi a cercare di capire come svolgere questa operazione con i due metodi che ci vengono messi a disposizione. Ne avevamo già parlato, a dire il vero, ma dal 2012 al 2016 le cose sono un po’ cambiate.
La prima parte della guida possiamo definirla la “parte facile”, che possono provare tutti, ma che purtroppo non funziona per tutte le situazioni e, anzi, funziona solamente per una parte delle applicazioni, quelle che gli sviluppatori hanno deciso potessero stare anche sulla scheda di memoria. Per le altre non potremo utilizzarla, ma visto che è molto semplice vale la pena di provare.
Su Android, quando non si riesce a fare qualcosa, possiamo affidarci ad un superpotere che si chiama Root. Questo sistema è una procedura che serve ad ottenere i permessi di amministratore del sistema così da fare cose che normalmente non ci sarebbero possibili, anche se lavorare sul telefono in questo modo (insomma, con le opzioni avanzate) non sarà affetto semplice.
Sembrerà un consiglio banale, ma se avete la memoria piena forse è meglio cancellare qualcuna delle app che avete per liberarla, prima di provare questo metodo; in una guida precedente tra l’altro vi abbiamo parlato della disinstallazione delle app preinstallate su Android.
Se comunque volete proseguire, la base è quella di avere il root del vostro dispositivo Android. Se non sapete come eseguirlo, potete fare riferimento alla nostra guida per il rooting dei dispositivi Android.
Eseguito il root, inizia la parte più difficile della procedura.
Per prima cosa, abbiamo bisogno di un’applicazione che si chiama Link2SD. E’ un’app che si scarica dal Play Store, e la possono scaricare anche tutti quegli utenti che non hanno il Root del proprio dispositivo, con la differenza che a loro non funzionerà; quando proveranno ad utilizzarla, infatti, comparirà un messaggio di errore.
In pratica, ciò che l’applicazione fa è spostare sì le applicazioni sulla Scheda di Memoria, ma allo stesso tempo (visto che non si potrebbe) fa credere ad Android che si trovino ancora sulla memoria del telefono, così che siamo tutti contenti; Android non ha problemi perché dal suo punto di vista le app sono dove devono stare, noi siamo contenti perché abbiamo la possibilità di spostare fisicamente le applicazioni sulla scheda SD. Peraltro Android è un po’ stupido e dopo questo passaggio crederà che le app preinstallate siano ancora lì, ma occupino 0 kb, motivo per cui potremo gestire lo spazio senza che i valori vengano minimamente sballati.
Però questo procedimento non è così facile, e Android va ingannato bene: in pratica, bisogna deputare una parte della nostra scheda SD al raccogliere le applicazioni di sistema, come se fosse “un’estensione della memoria del telefono”.
Questo significa che per poter funzionare la SD deve essere partizionata, ovvero divisa in due parti che verranno trattate come se avessimo inserito nel telefono due schede differenti.
La partizione di un supporto esterno, così come quella di un Hard Disk, si fa con un programma per computer; ce ne sono diversi, noi abbiamo scelto MiniTool partition Wizard perché, se non altro, per quello che è il nostro scopo è gratuito. A questo punto dovremo aprire il programma ed inserire nel computer la scheda SD con l’adattatore, o in alternativa collegare il telefono via USB in modalità Memoria di Massa. Comunque sia, dovrete vedere da Risorse del Computer i file e le cartelle presenti sulla scheda SD. Sarebbe buona regola copiare tutto quello che c’è, insomma fare una copia di backup nel caso in cui qualcosa non andasse a buon fine.
Apriamo così Link2SD, l’app che abbiamo scaricato prima. L’app ci chiederà quale partizione utilizzare, scegliamo quella da 1 GB (una sarà da 1, l’altra da 7/15, insomma sarà molto più grande) e confermiamo per procedere. Poi riavviamo lo smartphone.
A questo punto, finalmente, si può entrare sull’applicazione Link2SD per vedere la lista delle applicazioni che abbiamo e decidere quale spostare.
Per spostarle non bisogna utilizzare Sposta su Scheda SD (che fa in pratica quello che abbiamo detto prima nella procedura senza root) ma (sotto Azioni) Crea collegamento. Sembra strano, ma è così. Perché?
Ricordate che cosa abbiamo detto prima a proposito dell’app? Che Link2SD sposta l’app sulla scheda SD ma ne crea un collegamento sulla memoria del telefono, ingannando Android e facendogli credere che l’app sia ancora su quest’ultima.
Geniale, no? Con il comando “Crea Collegamento” si possono spostare quante app si vogliono sulla scheda SD, senza alcun problema.