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Perché nell’articolo di oggi, relativo alle console di sesta e settima generazione, l’asticella della difficoltà per l’emulazione si alza, e si alza abbastanza rispetto alle altre guide.
Tra problemi legali perché alcune di queste console sono ancora commercializzate, difficoltà di emulazione a causa dei limiti tecnici e, in certi caso, impossibilità assoluta di emulare una certa console, cercheremo di fare il possibile per farvi godere i vostri giochi preferiti sui dispositivi Android. A causa del fatto che molte console non si possono emulare, abbiamo deciso di riunire insieme queste due generazioni, mentre l’ottava generazione, ovvero quella attuale (PS4, Xbox One, 3DS) non la tratteremo proprio perché per il momento non esistono emulatori.
Detto questo, le basi sono nell’altro articolo, mentre… non ci resta che iniziare.
Sega Dreamcast è stata la prima console di sesta generazione rilasciata, nel 1998, e purtroppo ha segnato anche la fine di Sega come produttore di console, perché l’azienda si è occupata in seguito solamente di produrre videogiochi. Tra i titoli più famosi di questa console sicuramente Sonic Adventure, e poi Shenmue e Crazy Taxi.
L’emulatore per Dreamcast per Android esiste, e funziona anche piuttosto bene e senza problemi particolari, anche se la configurazione può non essere semplicissima. Si trova su Google Play e si chiama Reicast. E’ in grado di emulare la maggior parte dei giochi Dreamcast, anche se il dispositivo deve essere abbastanza potente per poterlo fare in modo fluido.
Per impostare l’emulatore bisogna creare, dopo averlo scaricato, all’interno della scheda SD una cartella di nome Reicast, quindi all’interno una cartella chiamata Data. Qui è necessario il Bios, che si trova con l’amico Google ed è composto da due file, dc_boot.bin e dc_flash.bin, da inserire nella cartella Data appena creata nella scheda. Sempre in Reicast, poi, creiamo un’altra cartella, chiamiamola come vogliamo (ad esempio Giochi) e mettiamo le Rom per Dreamcast all’interno. I formati supportati per le Rom sono .gdi, .chd e .cdi, anche se l’ultima è sconsigliata perché spesso i giochi hanno problemi e non partono. Per cui meglio optare per le altre due.
A questo punto, fatto quanto abbiamo detto, possiamo aprire l’app Reicast e la troveremo pronta per emulare: utilizzando il pulsante per la ricerca dei giochi si naviga nella scheda SD fino a trovare il percorso dove sono le Rom e si inizia a giocare. Da notare, ovviamente, che l’emulatore senza il Bios non funziona.
Altra console di sesta generazione, ma ben più famosa della precedente è la PlayStation 2, del 2000, che tutti conoscono almeno per il nome. GTA, Final Fantasy, Tekken, Kingdom Hearts e così via sono tra i giochi più conosciuti, se ci fosse bisogno di ricordarli.
Il problema di una console così potente è che è molto difficile da emulare, anche se un emulatore (in versione alfa e in fase di test) esiste, e si chiama Play!. Non si scarica da Google play (c’era, ma lo hanno tolto, probabilmente perché contiene già il Bios) e si può trovare su questa pagina, che è la pagina dello sviluppatore. Si scarica in versione .apk, anche direttamente da Android, quindi si installa e si utilizza.
Una volta installato possiamo inserire le Rom, che sono l’unica cosa necessaria perché, come abbiamo detto, il Bios non serve: le Rom devono essere in formato .isz, una variante compressa delle rom .iso. Attenzione, quando le scarichiamo, anche alla lingua del gioco, che sia IT, E o MULTI5 (si trova scritto nel nome del file) per essere sicuri che comprenda anche l’Italiano.
Le Rom vanno messe nella scheda SD, in una cartella chiamata DiskImages/PS2, dalla quale l’emulatore le andrà a cercare, nel momento in cui inizieremo a giocare. Ovviamente, non è garantita la compatibilità con la maggior parte dei giochi, e quelli che funzionano sono i primi ad essere usciti, quelli meno potenti. Ad esempio, Final Fantasy X è supportato.
In ogni caso, è molto probabile che un gioco non parta affatto o che comunque, anche dovesse partire, vada così piano da non essere giocabile. Del resto, gli emulatori non funzionano bene su computer, figuriamoci su Android. In ogni caso, sulla pagina di download è disponibile anche il link alla pagina del gruppo di test, qualora voleste farne parte e contribuire a migliorare l’emulatore.
Se ci sono problemi già con la PlayStation 2, figuriamoci se sia possibile emulare la PlayStation 3 su Android. Console di settima generazione uscita nel 2006, tra i giochi più famosi ci sono i recenti GTA 5, Destiny e Skyrim.
Gli emulatori al momento presenti sul computer funzionano poco e male, per cui è chiaro che per Android, per adesso, non ce ne sono. In particolare vorrei mettervi in guardia da un video che gira su YouTube, che non vi collego ma in cui si vede un tipo che gioca, con il controller della PS3, a GTA 5 su un cellulare Samsung. E’ un fake. Il link rimanda ad un sito che fa scaricare un emulatore di Android per cui non ci sono tutorial, non c’è una community, nulla. Non ho nemmeno provato a scaricarlo, ci sta di prendere qualche malware per Android, per cui attenzione.
Poche battute anche per queste due console, uscite rispettivamente nel 2000 e nel 2005 e appartenenti rispettivamente alla sesta e alla settima generazione, per il motivo che abbiamo nominato per la PS3: non ci sono emulatori.
Anche in questo caso ci sono video su YouTube, che peraltro non mostrano nulla, e che linkano fantomatici emulatori da scaricare da hosting strani… Insomma, rispetto a Play! per PS2, con una community attiva per migliorarlo, ce n’è di differenza. Motivo per cui diffidate degli emulatori, almeno per adesso, perché non ci sono. Anche qui, saranno probabilmente malware.
GameCube e Nintendo Wii sono due console, di sesta e settima generazione, rilasciate da Nintendo nel 2002 e nel 2006. Sono una il successore dell’altra, e le serie “storiche” Nintendo come Super Mario, Pokémon e Zelda ne hanno decretato il successo planetario.
In questo caso, un emulatore esiste, e si chiama Dolphin, versione Android di un emulatore che proprio qualche settimana fa è arrivato alla sua quinta versione… su Windows. Questo emulatore qualche anno fa era presente anche su Google Play, ma al momento è irreperibile, perché è stato tolto (probabilmente per volontà degli sviluppatori) sia da Google Play che dai market alternativi di app per Android. Personalmente, non sono riuscito a trovarlo.
Da quello che ho visto lo sviluppo non è interrotto, perché c’è una solida community che lo supporta, proprio per Android, il cui forum ufficiale potete trovare qui. Il problema è che nel momento in cui vogliamo provare, in qualsiasi modo, a scaricare una versione Android veniamo rimandati alla pagina dei download dove sono presenti solo le versioni Windows, Mac e Ubuntu. Questo significa che bisogna semplicemente perseverare e aspettare che venga rilasciata una nuova versione Android; quando sarà presente ed avremo modo di provarla, ve lo faremo ovviamente sapere.
In ogni caso, la compatibilità è bassa per i giochi GameCube, nulla per i giochi Wii, insomma si tratta di un progetto ancora in alto mare, per la delusione di chi vorrebbe giocare a Mario Kart sul proprio dispositivo Android.
Torniamo così con il GameBoy Advance alle console emulabili, chiusa la parentesi di quelle problematiche. Il GBA è una delle console più semplici da emulare in assoluto.
Commercializzata dal 2001, è stata un grande passo avanti rispetto al Game Boy Color e secondo molti è stata la console che, prima del Wii, ha evitato il declino di Nintendo, anche grazie ai giochi Pokémon rilasciati per questa console.
Gli emulatori per GBA, per fortuna, si sprecano, ce ne sono tantissimi, e personalmente ho sempre usato GBA.EMU, la versione Free, che è disponibile sul Play Store. Una volta scaricato non ci vuole il Bios, ma ci vogliono le Rom: queste sono in formato .gba, molto semplici da reperire anche se al solito bisogna fare attenzione alla lingua della Rom, che potrebbe non essere l’italiano.
Le Rom sono tra l’altro molto leggere (massimo 16 MB) per cui io generalmente me le autoinvio per mail o, in alternativa, le carico su DropBox così da non doverle scaricare nuovamente in futuro.
A questo punto, come allegato mail o file DropBox, uso la funzione “Apri in…” scegliendo GBA.EMU per aprire il gioco e questo apparirà nell’elenco dei giochi, da cui si può giocare senza problemi. Semplice e veloce, per la console in assoluto più facile da emulare tra quelle trattate in questo articolo.
Il successore del GameBoy Advence è il Nintendo DS, presentato nel 2005 e che con la serie Layton, Pokémon, Zelda, i vari Super Mario e via dicendo ha ottenuto uno dei più grandi successi di sempre, anche grazie allo Stilo (il pennino, che oggi è cosa comune per giocare da smartphone ma in passato non lo era) che ne ha fatto un nuovo modo di giocare.
Anche il DS si può emulare: io mi sto giocando Pokémon Platino, ad esempio, e mai un problema, anche se con giochi più recenti (Pokémon Nero) o pesanti (Super Mario 64 DS, che crasha) questi iniziano a uscire fuori. Ma comunque funziona.
Come emulatore abbiamo scelto la versione a pagamento di DraStic, che al di là del nome è probabilmente il miglior emulatore per DS attualmente disponibile per Android, ma ce ne sono molti anche di questi. Funziona con la maggior parte dei giochi, è semplice da usare e soprattutto permette di disporre i due schermi e i tasti come si preferisce, il che è una manna dal cielo quando i tasti coprono lo schermo inferiore e rendono impossibile giocare.
Le Rom sono in formato .nds, e in questo caso si usa il cloud: si scaricano sul computer (attenti anche qui alla lingua, IT, E o Multi5!) e si caricano sul nostro account Google Drive, con il quale l’app è compatibile. Quando si sceglie un gioco si cerca quindi su Drive e questo viene automaticamente scaricato in locale e si comincia a giocare. I salvataggi vengono messi poi sia in locale che su Drive, per cui si può iniziare una partita su smartphone e continuarla su un tablet. Simpatico, no?
Lo schermo inferiore si può utilizzare scrivendo con il dito, ovviamente, e si può impostare il dettaglio grafico del gioco, il che è particolarmente utile quando abbiano a che fare con giochi pesanti.
L’ultima console che vi spieghiamo come emulare è la PSP, o PlayStation Portable. Si tratta della prima console mobile di PlayStation, presentata nel 2005, ed ha giochi come GTA o Medievil come titoli di punta; ha una grafica nettamente migliore rispetto a quella del Nintendo DS, ma è più semplice da emulare perché ha una struttura più simile a quella degli altri dispositivi, piuttosto che a sé stante (a livello di architettura del processore) come le console Nintendo.
L’emulazione è tutto sommato piuttosto semplice, anche se le Rom sono più grandi rispetto a quelle delle altre console. L’emulatore, che funziona (tanti di cappello agli sviluppatori), si chiama PPSSPP, e si scarica da Google Play.
Il Bios non è necessario, in questo caso, mentre sono ovviamente necessarie le Rom, che possono essere nel generico formato .iso (quindi attenzione che siano per PSP e non per un’altra console) o nel formato .CSO. Attenzione però ai tool di conversione delle Rom dei giochi PSX (che sulla console PSP si potevano emulare): lasciate perdere, che poi non funzionano. D’altronde, emulare su una console a sua volta emulata fa esplodere i cellulari. Che hanno anche ragione, tra l’altro.
Comunque, le Rom vanno inserite nella scheda SD, all’interno della cartella PSP/GAMES, in maiuscolo. A questo punto si può aprire l’emulatore (si gioca in orizzontale) e iniziare a giocare. C’è da dire che, anche se alcuni giochi possono andare piano specialmente sui cellulari più datati, la maggior parte di essi funziona e funziona bene, per cui a livello di rapporto prestazioni/grafica possiamo dire che l’emulatore per PSP, tra tutti quelli che abbiamo trattato, è in assoluto il miglior emulatore di console attualmente disponibile tra quelli per sistemi Android.
E scusate se è poco.
Detto ciò, queste sono le console di sesta, settima (e ottava) generazione che si possono attualmente emulare: le nostre guide, però, non sono ancora finite, perché su Android ci sono anche dei sistemi che non sono console e che si possono emulare, oltre che accessori (i joystick!) che si possono sfruttare con gli emulatori che li supportano: insomma, c’è ancora molto da dire. E lo faremo nelle prossime settimane.